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Custode per sempre
Memorie ed emozioni di chi nella tonnara è a casa
“Ero poco più che un ragazzo quando sono entrato per la prima volta nello Stabilimento Florio. Facevo l’imbianchino. Il Signor Parodi, il proprietario, mi ha accolto come un figlio e mi ha sempre voluto bene così come ha voluto bene a tutti i suoi ottocento dipendenti degli anni d’oro delle tonnare. Qualcuno di noi voleva un aumento? “Perché volete rivolgervi ai sindacati? Ditelo a me, e appena potrò vi accontenterò”, ci diceva”.
Da allora, dal lontano 1962, sono trascorsi cinquantaquattro anni di vita di un’isola intera. Favignana non è più la stessa dopo la chiusura dello stabilimento. Si è svuotata, di persone e di sentimento. “Dentro lo stabilimento sono nati e cresciuti i miei otto figli. Anche loro sono andati via ma io sono ancora qui e qui continuo a vivere, a fare il custode e ad accompagnare ogni giorno i turisti in visita. Mi conoscono tutti, sono stato intervistato molte volte, anche da Linea Verde e ho anche fatto la pubblicità per il tonno Maruzzella.”
Più che fargli domande mi piacerebbe che la macchina del tempo mi riportasse con lui a quando lo stabilimento lavorava a pieno regime per vedere e vivere con i miei occhi come il sudore degli operai si mescolava al sale e al sangue dei tonni. Peppe Nue sa che la sua memoria è in buone mani. Le sue parole mettono a nudo la sua anima e ne sembra quasi geloso, ma forse un po’ ragione ce l’ha. Ringrazio e saluto Peppe e lui ringrazia me mentre si chiude alle spalle quel portone che ha aperto e chiuso milioni di volte e che continuerà a custodire lui, custode per sempre di Favignana.