La sardella e la nunnata.

La “cucina del pesce” tra Egadi e Calabria ionica

di Luca Giuseppe Murrone

 Cariati è un piccolo borgo medievale, bagnato dalla purezza del mar Ionio cosentino. Lì si sente tutto il profumo del mare, l’odore di salsedine bagnato dal sudore dei pescatori che, quando è ancora buio, si appropriano del mare e ne fanno il loro amico e confidente. Da cosa nasce cosa. Dalla fatica dei marinai, nasce un pescato ricco e abbondante. Le donne sono lì, ai piedi del porto, ad attendere l’arrivo dei mariti. Con il fazzoletto in testa, quasi fosse un’imposizione, un marchio di fabbrica.

Perché la cucina profuma di mare e quel profumo emerge anche nella purezza incantevole del territorio di Favignana e delle isole Egadi: due angoli di paradiso dove si vive di pesca, di mare e tutto si addice alla meraviglia paesaggistica.

Dopo una lunga e faticosa paranza, gli uomini tornano alla base e da lì in poi il timone passa nelle mani delle donne che dal pesce pescato sono pronte a farne un capolavoro gastronomico.

Quando arriva il periodo della paranza, tutti si mobilitano

Ma cosa accomuna questi due territori? Tutto e niente: visto che il mare che bagna entrambi è ciò che accomuna ma nello stesso tempo rende diverse le Egadi e lo Ionio cosentino. In cucina, ovviamente.

Uno dei principali piatti “poveri” ma ricchi di profumo e bontà della cucina calabrese è infatti la sardella, una  crema rossa piccante preparata dalla salatura della “neonata” o bianchetto, un’ottima qualità di sardina che vive nelle acque marine limpide e pure di quel territorio.

Quando arriva il periodo della paranza, tutti si mobilitano, anche se, per legge, in un determinato periodo dell’anno, la pratica di pesca adottata per la “neonata”, risulta illegale. Forse anche questo particolare dona un qualcosa in più a questo tipico piatto.

Ma se si legge una guida turistica di Favignana, troveremo tra i piatti tipici la pasta con la nunnata , oppure le classiche frittelle. Piatti che troviamo anche nella “povera” ma abbondante cucina calabrese con nomi diversi, ma l’ingrediente e la forma sono uguali.

“Benvenuti a Crucoli. Città della Sardella”

A due passi da Cariati Marina, navigando lo Ionio verso sud e quindi verso Crotone, troveremo la cittadina turistica e marina di Crucoli Torretta che, come il paese limitrofo, è caratterizzata dalla parte costiera più sviluppata e da un centro storico.

Se si entra a Crucoli, percorrendo la Strada Statale 106, si vedrà, senza dubbio, il cartello stradale che cita proprio così: “Benvenuti a Crucoli. Città della Sardella”. Un riconoscimento di grande importanza, che fa  del caviale dei poveri (così è anche conosciuta questa pietanza) un marchio di fabbrica per il territorio calabrese.

Alle Egadi, inevitabilmente, il risultato non cambia: la nunnata è e rimarrà sempre un piatto povero ma pregiato da un gusto unico, anche se non piccante come nel territorio calabrese.

Circumnavigando il mare, sentendo i sapori e vedendo le culture popolari che Calabria ed Egadi propongono, ci accorgeremo, inoltre, che c’è un altro  pesce fortemente identitario e “condiviso”: il tonno. Ma questa è un’altra storia….che però vi racconteremo presto

 

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