MusicaLiquida

A Favignana la plastica si fa arte in difesa del mare

di Alessandra D'Ippolito

Photo © di Danila Galante, Emanuele Spanò e Francesco Piazza

«Mi ha colpito in maniera particolare l’esistenza di un ricovero per le tartarughe spesso vittime della plastica che scambiano per meduse, il loro cibo prediletto». Questo uno dei motivi per i quali l’architetta palermitana Rosa Vetrano ha scelto Favignana per installare la sua “musicaliquida”, oltre che per la sensibilità dell’isola alle tematiche ambientaliste.

Nel mese di ottobre, tra le mura dell’Ex Stabilimento Florio hanno preso vita le creature marine sospese in aria come se stessero nuotando nel mare. La loro danza accompagnata dal suono dolce dell’acqua hanno portato lo spettatore all’interno del mondo marino che celava in sé un messaggio forte.  

«La medusa simboleggia il mare pulito ed è questo il nostro auspicio», riferisce l’artista, ma «le creature marine di “musicaliquida” simboleggiano il mare che urge difendere dall’inquinamento causato dall’enorme quantità di plastica che in esso si riversa quotidianamente creando notevoli danni irreversibili all’ecosistema».

Infatti per rendere il messaggio visibile e scuotere le coscienze, le meduse sono state completamente realizzate in plastica «riciclata proveniente, quasi esclusivamente, dalle spiagge durante i periodi di bonifica».

tra le mura dell’Ex Stabilimento Florio hanno preso vita le creature marine sospese in aria

Un’installazione multisensoriale. Le creature marine fluttuavano a suon di musica liquida, «un termine preso in prestito dalle nuove frontiere dell’alta fedeltà» a cui l’artista, però, ha attribuito un doppio significato: «fedeltà e rispetto nei confronti di una natura tanto generosa ed al tempo stesso un invito poetico che ci conduce all’ascolto del mare il cui suono assume connotati di vera e propria essenza musicale».  

«L’obiettivo, che io mi prefiggo – afferma l’architetta – non risiede soltanto nella logica di lanciare il messaggio, bensì che il messaggio venga accolto ed attraverso la manifestazione artistica ciò è possibile, dimostrando come il rifiuto può arrivare all’arte e regalarci emozioni».

Un impegno attivo per le cause ambientaliste che si fa arte grazie al partenariato ormai consolidato tra “Rosa Vetrano arhitecture” e “The Blue Dream Project”, associazione no profit canadese in prima linea per la salvaguardia degli oceani, alla quale è stato devoluto parte del ricavato dell’esposizione, e “COREPLA” (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero degli imballaggi di plastica).  

Molte sono state le iniziative artistiche che hanno avuto come obiettivo principale «creare sensibilizzazione a tutela dell’ambiente ed in particolare dei mari». Tra queste, di forte impatto, è l’installazione "tra MARE" «il cui titolo sottintende l’atteggiamento scriteriato dell’uomo a danno dell’ecosistema». Dall’intenso colore rosso che domina la scena, l’esposizione «affronta la duplice questione che insidia l’ambiente marino: l’aumento della temperatura del mare che provoca il devastante fenomeno dello sbiancamento della barriera corallina e l’enorme quantità di plastica che in esso si riversa».

Riuscendo a conciliare il “dovere” e il “piacere”, Rosa Vetrano ha già idee per la realizzazione di progetti futuri. «È imminente una mostra presso Palazzo Bonocore a Palermo una collaborazione con COREPLA, per quanto concerne le attività di sensibilizzazione presso gli Istituti Scolastici; la probabile partecipazione a Manifesta, un incontro governativo in Canada ed eventi in fase di calendarizzazione».  

 

Photo © di Danila Galante, Emanuele Spanò e Francesco Piazza

 

 

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