Custode per sempre

Memorie ed emozioni di chi nella tonnara è a casa

di Elisabetta Balduzzi

 

“Ero poco più che un ragazzo quando sono entrato per la prima volta nello Stabilimento Florio. Facevo l’imbianchino. Il Signor Parodi, il proprietario, mi ha accolto come un figlio e mi ha sempre voluto bene così come ha voluto bene a tutti i suoi ottocento dipendenti degli anni d’oro delle tonnare. Qualcuno di noi voleva un aumento? “Perché volete rivolgervi ai sindacati? Ditelo a me, e appena potrò vi accontenterò”, ci diceva”.

Da allora, dal lontano 1962, sono trascorsi cinquantaquattro anni di vita di un’isola intera. Favignana non è più la stessa dopo la chiusura dello stabilimento. Si è svuotata, di persone e di sentimento. “Dentro lo stabilimento sono nati e cresciuti i miei otto figli. Anche loro sono andati via ma io sono ancora qui e qui continuo a vivere, a fare il custode e ad accompagnare ogni giorno i turisti in visita. Mi conoscono tutti, sono stato intervistato molte volte, anche da Linea Verde e ho anche fatto la pubblicità per il tonno Maruzzella.”

Più che fargli domande mi piacerebbe che la macchina del tempo mi riportasse con lui a quando lo stabilimento lavorava a pieno regime per vedere e vivere con i miei occhi come il sudore degli operai si mescolava al sale e al sangue dei tonni. Peppe Nue sa che la sua memoria è in buone mani. Le sue parole mettono a nudo la sua anima e ne sembra quasi geloso, ma forse un po’ ragione ce l’ha. Ringrazio e saluto Peppe e lui ringrazia me mentre si chiude alle spalle quel portone che ha aperto e chiuso milioni di volte e che continuerà a custodire lui, custode per sempre di Favignana.

 

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